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Cronistoria ciclabile per Venezia - 2017
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Attenzione questa è solo la cronistoria della ciclabile; per descrizioni e planimetrie fare clic sui link a destra.

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Venezia → Vega
Mestre → Venezia
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Aeroporto → Venezia
Venezia → Mestre
Venezia → Marghera
Venezia → Aeroporto

Cronistoria di una ciclabile, anno 2017

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Doppio clic per vedere l`immagine originale Dicembre 2017: sorprendente, ma continuo a vedere ciclisti che percorrono la corsia nord della SR 11 verso la terraferma, invece della nuova ciclabile; mi è capitato persino di vedere un ciclista che traversava la SR 11 all'altezza dei Pili, cosa pericolosissima e che può comportare lunghe attese; unica spiegazione: costoro vogliono arrivare così al cavalcavia di San Giuliano (4,9 km dei quali 2 km sulla trafficatissima SR 11 priva di ciclabile, il resto sul vecchio marciapiede piuttosto sconnesso) e ignorano che a questo cavalcavia si può arrivare in molta maggior sicurezza usando la rampa,vedi foto, in fondo a via dei Petroli (5,6 km tutti su ciclabile, salvo gli ultimi 400 m su una rampa moderatamente trafficata) che confluisce appunto sul cavalcavia; problema di scarsa informazione?


Doppio clic per vedere l`immagine originale 21 settembre 2017: la ciclabile è finalmente completata! Alle 17:50 l'ultimo tratto della ciclabile era completamente asfaltato, e recava già le tracce di numerosi passaggi in bici e a piedi: a fine settembre, rimosse le ultime transenne, la ciclabile è aperta al transito.


Settembre 2017: settembre era iniziato male: cantiere chiuso da luglio, ben oltre le ferie ormai, tutto fermo e paradossalmente: tutto chiuso con catene e lucchetti con i ciclisti costretti di nuovo a correre sulla SR 11.

Difficile comprendere in base a quale logica si fosse lasciato il cantiere facilmente accessibile quando c'erano lavori in corso e il transito era oggettivamente pericoloso (vedi foto), e si mettessero i lucchetti a cantiere chiuso, quando c'è sicuramente molto maggior pericolo a pedalare sulla SR 11 che sulla ciclabile non asfaltata. Ancor più difficile capire perché fosse stato messo sotto chiave il tratto cruciale lungo la SR 11 mentre non c'è alcuna transenna nei due tratti lungo la via dell'Idraulica, che sono esattamente nello stesso stato, ancora da asfaltare, fondo di cemento grezzo.

Le logiche del comune e della burocrazia sono ineffabili! Comunque nei giorni successivi i lucchetti sparirono e la pista grezza fu di nuovo percorribile dai ciclisti; le abbondanti piogge di questo settembre evidenziarono peraltro l'irregolarità del cemento, con allagamento di vasti tratti della pista.


Agosto 2017: come spesso accade nei lavori pubblici arrivati in prossimità del traguardo c'è un rallentamento progressivo, genere Achille e la tartaruga; evaporata la promessa inaugurazione per l'estate ed anche quella per fine agosto, ora si parla di fine settembre. Di fatto la pista è già finita e aperta al transito tra il Vega e la rotonda di via dell`Idraulica; il tratto cruciale fino ai Pili è ancora allo stato grezzo, cemento ruvido e alla fine un breve tratto sterrato e sassoso; da asfaltare ma di fatto viene già abusivamente utilizzato da ciclisti e pedoni; come dargli torto? Un minimo di buon senso dice che è molto più pericoloso per sé e per gli altri pedalare sulla SR 11 strizzati tra auto, pullman, tram e guard-rail.


Doppio clic per vedere l`immagine originale Luglio 2017: a metà luglio la pavimentazione in cemento è completata. Ora restano le finiture ... non so di quale tipo: finitura in biostrasse? finitura in vile bitume/asfalto? Illuminazione? Quanto tempo ancora? Intanto il tratto dal Vega alla rotonda di via dell'Idraulica è ormai finito anche con la segnaletica orizzontale, ma il tratto cruciale resta quello finale lungo la SR 11.


Doppio clic per vedere l`immagine originale Giugno 2017: l'11 giugno è completata e spianata; qualche giorno dopo sono iniziati a buon ritmo i lavori per la pavimentazione in cemento. Il 7 giugno il comune di Venezia ha pubblicato un avviso per la progettazione definitiva di opere complementari alla pista: a) collegamento tra la rotonda di via Torino e Forte Marghera; b) prolungamento di 170 m della passerella a sbalzo per evitare le strettoie della attuale pista in quel tratto.


Maggio 2017: conclusi i lavori tra la stazione di Porto Marghera e via dell`Idraulica, si lavora alla massicciata della ciclabile lungo la SR 11.


Doppio clic per vedere l`immagine originale Aprile 2017: i lavori procedono a "salterello", un po' qua un po' là; a metà aprile risulta già completata e asfaltata la pista dalla stazione di Porto Marghera fino all'inizio di via dell'Idraulica; in buona parte sono ancora transennate o limitate con barriere tipo New Jersey. Molto più indietro i lavori lungo la SR 11, che è il tratto più importante. Partendo dai Pili è in corso di posa la massicciata, per ora circa 200 m su 750, ma mancano i tratti più difficili tra gli acquitrini.


Doppio clic per vedere l`immagine originale Marzo 2017: a metà marzo è iniziata la posa dei cosiddetti «massi ciclopici» presso via dell`Idraulica. È il passaggio più importante di tutto il progetto; i massi serviranno da massicciata per la ciclabile nei tratti acquitrinosi dove non esiste una sede adatta e ve ne sono diversi lungo la via dell`Idraulica e la SR 11.


Doppio clic per vedere l`immagine originale Febbraio 2017: un mese dopo la firma del verbale, lavori sono effettivamente cominciati in via dei Petroli; a fine febbraio i cantieri sono aperti a macchia di leopardo sull'intero percorso; sono state ripulite dalla sterpaglia le rive del fossato lungo la SR11 e via dell'Idraulica, ma andranno realizzate ex-novo le massicciate dei tratti acquitrinosi.


Gennaio 2017: Firmato il verbale di inizio lavori, gli assessori annunciano che la pista sarà pronta per l'estate. Approvato inoltre il ponte ciclabile tra via Torino e forte Marghera che consentirà un collegamento ciclabile anche con il parco di San Giuliano. Vedi articolo su la Nuova Venezia e sul Corriere Veneto. Il percorso dovrebbe essere quello del progetto del dicembre 2014, modificato dalla conferenza dei servizi nell'aprile 2015. Non sembra siano state fatte altre modifiche. Progetto al risparmio massimo che presenta ancora diversi punti critici; in particolare la strettoia tra guard-rail e pilone a inizio ponte, il punto più brutto di un percorso che vuole essere a doppio senso. Nel progetto 2014 la cosa viene risolta con un cartello di senso unico alternato. Sarebbe bastato passare a destra del pilone con un piccolo terrapieno per arrivare direttamente sul marciapiede del ponte. E la ciclabile sul marciapiede del ponte è un'altra soluzione di ripiego con altre strettoie, ma è sicuramente meglio di niente. Molto meglio!!


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Collegamenti e fonti

Il 21 dicembre 2012 il comune di Venezia aveva presentato un più modesto progetto per un collegamento ciclabile da Mestre a Venezia, nel quale la passerella a doppio senso era limitata solo alle ultime centinaia di metri dove c'era uno stretto budello tra balaustra e guardrail. È il progetto in corso: la passerella è stata completata nel 2016, la ciclabile lungo la SR 11 dovrebbe, dovrebbe essere completata nel 2017. X
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Nel 1994 quando mi trasferii a Venezia da Roma, c'era una corsia ciclabile all'altezza del Vega (Fiera di Venezia) poi alcuni tratti su stradine lungo il porto, infine dalla fine di via dell'Idraulica, circa 750 m sulla SR 11 in mezzo a un traffico pesantissimo e lanciato ad alta velocità prima di arrivare all'imbocco del ponte, dove c'era già una corsia ciclabile ricavata sul vecchio marciapiede. Nel verso opposto da Venezia a Mestre situazione simile perché il primo tratto da piazzale Roma alla ciclabile sul ponte è più lungo e con diversi punti critici e piuttosto pericolosi, mentre alla fine del ponte ci si ritrova sulla SR 11 nonostante sulla destra ci sia una spazio tra la ferrovia e la strada che potrebbe benissimo ospitare una ciclabile.

X Il gas radon è un gas di origine naturale debolmente radioattivo, considerato responsabile di circa il 5% dei morti di cancro in Italia (il rimanente 95% è dovuto al fumo di sigaretta); in piccole quantità è presente dappertutto, in quantità maggiore nelle regioni con rocce vulcaniche come il tufo che emettono naturalmente radon, come nella provincia di Viterbo dove il livello di gas radon è al di sopra della media. È considerato pericoloso soprattutto quando si accumula in ambienti chiusi.