Indicazioni dettagliate sul percorso sono ricavabili dall'altimetria (ultima figura della galleria), dalle didascalie delle singole foto e dalla planimetria “Google Map”, in basso a destra, che può essere ingrandita a piacere. Facendo doppio clic sulle foto è possibile visualizzarle alla massima risoluzione.
Descrizione del percorso
Questo percorso ciclabile, completato nel settembre 2017, permette di raggiungere Venezia o il Lido quasi per intero su pista ciclabile riservata e quindi in condizioni di sicurezza. La ciclabile riservata ha inizio davanti al padiglione Antares del Vega (Fiera di Venezia) presso il sottopassaggio per la stazione ferroviaria di Porto Marghera e termina alla fine del ponte della Libertà, al bivio per il Tronchetto. Come arrivarci? Da Mestre conviene seguire questo percorso; da Marghera seguire questo percorso; dall'aeroporto seguire questo percorso.
Percorso inverso: da piazzale Roma al Vega.
Attenzione: i ciclo-viaggiatori che arrivino su questo percorso carichi di borse e diretti a Venezia, farebbero bene a prendere alloggio (albergo, ostello, B&B ...) in terraferma (Mestre, Marghera ...) scaricarvi i bagagli, e poi fare avanti e indietro l'ultimo tratto per Venezia usando la ciclabile qui descritta. Circolare in bici nel centro storico è proibito e comunque impraticabile per i molti ponti con i loro scalini. Nel 2017 poi il comune di Venezia ha proibito le biciclette nel centro storico, anche se condotte a mano. In ogni caso anche solo condurre a mano una bici carica di bagagli su e giù per i ponti di Venezia è cosa molto scomoda e pericolosa.
Usciti dal sottopassaggio, o arrivando da Marghera, si trova una ciclabile ben segnalata che corre tra i padiglioni del Vega e il binario della ferrovia; poco dopo si gira a destra e poi a sinistra continuando sul marciapiede lungo una strada interna del Vega. Si arriva al primo attraversamento, quello di via Pacinotti.
Attraversata via Pacinotti si costeggia il grande edificio bianco realizzato per Expo 2015, si gira a sinistra e si trova un secondo attraversamento, quello di via dell'Elettrotecnica e del binario della ferrovia industriale; non c'è passaggio a livello, il traffico ferroviario è minimo, lunghi convogli di vagoni merci visibili a distanza e condotti a passo d'uomo.
Il tratto lungo via dell'Elettrotecnica corre all'inizio tra la SR 11 a sinistra e la ferrovia a destra, poi a sinistra si costeggiano diversi parcheggi. Alla fine si trova un terzo attraversamento che porta ad un breve tratto a destra della via.
Subito dopo, quarto attraversamento questa volta di via dei Petroli, percorsa come promesso dal nome da un discreto traffico di autocisterne e TIR nei feriali, da pullman turistici nei festivi; occorre quindi fare molta attenzione nell'attraversare. La ciclabile corre tra altri parcheggi sulla sinistra e una barriera di cemento sulla destra.
Alla fine dei parcheggi la pista curva verso sinistra attraversa l'ingresso di un parcheggio di bus turistici e poco dopo quinto e ultimo attraversamento, quello di via dell'Idraulica anche questa percorsa da TIR e autocisterne; brevissimo tratto con attraversamento di una strada laterale a traffico minimo.
Da questo punto in poi la pista corre in sede riservata delimitata da una rete a destra e da un guard-rail a sinistra; da qui in poi non è più possibile cambiare strada. Questo è l'ultimo tratto realizzato è quindi in ottimo stato e scorrevole. Dopo circa 300 m si arriva alla SR 11 con traffico molto pesante, che ora non costituisce più un pericolo per il ciclista; dopo altri 800 m si raggiungono i cosiddetti Pili, i due piloni che delimitano l'inizio del ponte trans-lagunare.
Si passa dietro un casotto di legno usato occasionalmente come sportello informazioni per turisti; subito dopo attenzione alla strettoia tra il pilone di destra e il guard-rail; larga poco più di un metro consente a mala pena il passaggio di un ciclista; occorre fare molta attenzione soprattutto nel verso opposto quando si arriva da Venezia. Passata la strettoia si arriva sul vecchio marciapiede del ponte, da molti anni riadattato a ciclabile.
Questa ciclabile sul marciapiede fino a un anno fa era l'unico tratto ciclabile del percorso per Venezia ed appariva il migliore; ora paradossalmente la situazione si è capovolta e ne diventano evidenti i limiti, appena sufficiente come larghezza. Lo spettacolo della laguna con Venezia che appare sullo sfondo, sia pure dalla porta di servizio e con le ciminiere di Marghera sulla destra, è a suo modo impagabile. Sopra le teste passano frequenti gli aerei in atterraggio al Marco Polo.
Alla fine della ciclabile sul marciapiede c'è un tratto difficile per le molte strettoie(*), in fondo al quale si apre un varco nella balaustra e si passa sulla passerella a sbalzo realizzata nel 2015-16 che ci porta con una leggera salita finale al bivio del Tronchetto.
Al bivio del Tronchetto ci sono due possibilità per il ciclista:
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Girare a destra sulla strada in discesa, in fondo alla discesa girare a destra su un ponte e quindi seguire l'unica strada dell'isola, fino a raggiungere l'imbarcadero del ferry che porta anche le bici al Lido di Venezia; servizio ogni 50 minuti.
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Traversare e tirare dritto per piazzale Roma; c'è qui un semaforo mal progettato che richiede molta attenzione; infatti il verde è sincronizzato con il verde del semaforo a fine ponte e quindi arrivano autoveicoli lanciati da sinistra; con il rosso invece arrivano solo i veicoli da piazzale Roma, molto più rari e ben visibili; paradossalmente quindi è più pericoloso traversare con il verde che con il rosso! Una luce lampeggiante accanto al verde sulla SR 11 riduce un poco il pericolo di traversare con il verde.
Dopo il semaforo si scende verso piazzale Roma, non più su ciclabile ma sul margine della strada; recentemente sono state aggiunte in fondo barriere di cemento di traverso per evitare attacchi terroristici con autoveicoli; si creano spesso ingorghi per questo; un rallentamento del traffico che per il ciclista non è peraltro un fatto negativo!
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Il comune di Venezia ha per fortuna approvato e bandito la gara per prolungare di 170 m la passerella a sbalzo, in modo da evitare queste strettoie.