Indicazioni dettagliate sul percorso sono ricavabili dall'altimetria (ultima figura della galleria), dalle didascalie delle singole foto e dalla planimetria “Google Map”, in basso a destra, che può essere ingrandita a piacere. Facendo doppio clic sulle foto è possibile visualizzarle alla massima risoluzione.
Descrizione del percorso
L'anello dei colli Euganei è un percorso ciclabile in buona parte su pista ciclabile riservata, realizzato dalla regione Veneto e dalla provincia di Padova. Il percorso gira tutto intorno ai colli euganei correndo per lo più sugli argini dei molti canali che circondano i colli.
Il percorso è molto ben segnalato sempre con la sigla E2 (sta per Escursione 2) come nel segnale qui vicino.
Il primo tratto dell'anello tra Padova e Monselice è descritto in una pagina a parte.
Questa seconda sezione ha inizio dalla stazione ferroviaria di Monselice. Usciti dalla stazione la cosa più semplice è di seguire la via Trento e Trieste fino al canale Bisatto, girare a destra prima del ponte seguendo poi la via dell'argine sinistro (in questo verso che risale il canale è in effetti a destra del canale); in alternativa si può seguire l'itinerario della traccia GPS che attraversa l'abitato di Monselice su strade asfaltate fino a confluire sulla SR 10 (Padana Inferiore) poco prima di un sottopassaggio ferroviario; poco dopo sulla destra si trova il bivio per Marendole e subito dopo un ponte sulla sinistra si ritrova l'argine sinistro del canale Bisatto.
La strada è sterrata ed alterna tratti in buono stato ad altri piuttosto sconnessi; sulla destra ampi panorami sui Colli Euganei con qualche complesso agricolo o agrituristico come la Ca'Barbaro; sulla sinistra il canale Bisatto e più in là la pianura della bassa Padana.
Questo tratto di ciclabile sterrata finisce a Este sulla via Martiri della Libertà che si prende verso destra. Dopo una rotonda si arriva davanti all'ingresso al castello Carrarese, oggi trasformato in giardino pubblico. Si esce davanti al Museo Nazionale Atestino e si gira a destra sulla via Schiavin che si percorre per poche centinaia di metri fino a trovare sulla sinistra un arco sotto le mura; dopo essere passati sotto l'arco si ritrova sulla destra la pista lungo il canale Bisatto, ora sull'argine destro, asfaltata ma non ciclabile al 100% essendovi consentito il traffico motoristico; dopo aver attraversato la SP 247 la pista corre avendo sempre il canale e i colli sulla destra, fino al bivio per Cinto Euganeo e poi al paese di Lozzo Atestino ai piedi del monte Lozzo, collina conica isolata dal resto dei colli euganei.
A Lozzo sulla destra un moderno ponte con balaustre in acciaio inox, al di là del quale si vede emergere la villa Correr.
Si prosegue sempre sull'argine destro su una strada poco trafficata ma non ciclabile, seguendo le indicazioni ciclabili E2 fino a Lanzetta, dove poco prima del paese il solito segnale E2 ci invita a passare un ponticello sulla destra e imboccare una ciclabile che ci porta a Vò Vecchio e quindi a Bastia di Rovolon. Qui dopo aver attraversato la piazza del paese si prende la via Monte Cereo che corre intorno a questo monticello; arrivati in prossimità della strada provinciale si gira ad U e si inizia una breve salita fino al valico a circa 65 m; si scende poi verso la via Euganea; dopo il bivio per l'ottocentesca villa Papafava, si prosegue su un tratto che è stato pavimentato di recente.
Alla fine si arriva a Treponti e si deve attraversare la trafficatissima via Euganea per Padova; per evitarla bisogna seguire i segnali E2 per stradine locali che corrono più o meno parallele alla via Euganea, fino alla strada per l'abbazia di Praglia; qui lasciamo il percorso E2 che va a destra verso l'abbazia e Montegrotto; girando a sinistra si ritrova la via Euganea, proprio di fronte alla monumentale villa Emo Calegaro, dove ha inizio una corsia ciclabile sulla sinistra della strada che continua fino a Padova. Quest'ultimo tratto è il più lento di tutto il percorso, a causa del fondo a tratti sconnesso, dei frequenti attraversamenti e delle altrettanto frequenti barriere che costringono il ciclista a rallentare a zigzag.
Poco prima di Selvazzano Dentro, comune ormai inglobato nell'agglomerato urbano di Padova, si trova sulla sinistra la via Montecchia con vista sulla villa Capodilista. La corsia ciclabile prosegue poi fino a Padova.