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Biciclette a flusso libero
Roma

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Il classico noleggio bici ha qualche difetto

Sistemi di noleggio bici esistono da molti anni in molte città del mondo; le bici si trovano legate a rastrelliere fisse in poche stazioni, e possono essere sbloccate e utilizzate con svariati sistemi più o meno complicati che prevedono ovviamente una registrazione e un pagamento del servizio. La bici va poi riportata in una stazione dello stesso operatore.

Non ho mai utilizzato questo tipo di servizio, un po' perché preferisco usare le mie bici, un po' perché il sistema è molto limitato, le bici si trovano solo in locazioni fisse, che non è detto si trovino vicino alla destinazione, e solo in queste si possono restituire. Altro difetto è che essendo le stazioni in spazi aperti giorno e notte, sono facilmente oggetto di vandalismi, furti, usura da intemperie; spesso gli stalli sono guasti e inutilizzabili, le bici danneggiate, ruote sgonfie, sellino asportato ...

2017: arrivano le biciclette a flusso libero.

Nato in Cina nel 2014, nel 2017 ha cominciato a diffondersi nel mondo intero ed anche in Europa un nuovo ingegnoso sistema di noleggio bici a flusso libero (free floating o anche stationless bike sharing). Non esistono più stazioni dedicate al servizio, queste bici si trovano e si lasciano in qualsiasi luogo, con la sola raccomandazione di non ostruire il transito di pedoni o altri veicoli.

Come è possibile? Le bici hanno al loro interno un dispositivo GPS che permette di localizzarle in ogni momento; hanno un robusto lucchetto sovrastato da una targhetta con codice QR. Chi vuole utilizzare questo servizio deve prima di tutto scaricare una app (disponibile per sistemi Android e Mac), registrarsi pagando un piccolo deposito. Con lo smartphone o il tablet può allora localizzare la bici disponibile più vicina, prenotarla, raggiungerla e puntare l'obiettivo sul codice QR. A quel punto il lucchetto si apre e si può iniziare subito a usarla. Arrivati a destinazione si lascia la bici in un luogo dove non crei intralcio, si chiude il lucchetto, e così si ferma anche il tassametro. La bici da questo momento deve essere a disposizione del prossimo utente. Quindi è una grave scorrettezza lasciarla in un cortile interno o garage o bloccarla con una catena aggiuntiva.

Le bici sono di un modello robusto e molto semplificato pensato per brevi spostamenti, non certo per lunghe escursioni o per grandi velocità. Hanno le ruote piccole, gomme piene, nessun pericolo di forature, nessuna necessità di rigonfiarle, ma anche maggior momento d'inerzia della ruota, e maggior sforzo per farla girare. Alcune hanno il rapporto fisso molto agile, altre una trasmissione cardanica senza catena, di nuovo non sono bici per grandi velocità. Unico utile accessorio un cestino anteriore nel quale si può mettere una borsa o una cartella; a occhio sembra invece insufficiente per una borsa della spesa.

Gli operatori presenti sul mercato

Sono ormai molto numerosi gli operatori che offrono questo servizio; ecco un primo elenco necessariamente incompleto; purtroppo i siti web sono ricchi di foto e grafica, ma scarsi di informazioni, manca persino la più ovvia delle informazioni, un elenco aggiornato delle città dove il servizio è attivo(*):

Proprietà e limiti del sistema
Problemi e prospettive

Vandalismi, abusi, bici-parcheggio selvaggio sono problemi reali, e come sempre si possono prospettare soluzioni intermedie tra la liberalizzazione totale e la proibizione totale. Paradossalmente è stata proprio Amsterdam per molto tempo considerata la città più ciclabile del mondo ad adottare la politica estrema della proibizione totale di questo tipo di servizio(*). Altre politiche prevedono limitazioni più o meno pesanti; in alcune città il parcheggio è consentito solo in alcune aree a ciò predisposte, cosa che però vanifica in buona parte la natura a flusso libero del servizio, riportandolo quasi alla stessa condizione del noleggio tradizionale a stalli fissi.

Alcuni operatori, hanno adottato una politica di premi e punizioni in base a un punteggio; se un utente parcheggia sempre correttamente la bici, pagherà di meno, ma ogni volta che è colto a usare la bici in modo scorretto perderà credito e si troverà poi a pagare di più il servizio, al limite potrà esserne sospeso. Gli utenti vengono invitati a denunciare gli abusi che riscontrano su strade, marciapiedi, aree pedonali ecc.

Oltre a quello del vandalismo, un problema fondamentale è che per garantire la capillarità del servizio i gestori devono mettere a disposizione un gran numero di bici sparse per la città; il servizio funzionerà in modo ottimale solo se sono in molti ad usarle, al limite dovrebbero esserci più bici in movimento che bici ferme. Se viceversa sono molto più numerose le bici ferme, il servizio è sottoutilizzato, si verificano fenomeni di accumulo come quelli lamentati in Cina e le prospettive di questo tipo di servizio non sono rosee.

Il fallimento di Go Bee Bike in Italia e in Europa è un segnale che la situazione e le prospettive di questo servizio sono ancora molto fluide

Ma quel che è certo è che finché la maggior parte della gente continua a usare l'auto privata le prospettive sono comunque grige.

Video su Youtube

Vivendo a Venezia in una regione dove questo servizio ancora non è arrivato, non ho ancora avuto occasione di provare queste bici; sul web si trovano moltissimi video youtube per lo più di realizzazione dilettantesca e con qualche svarione, comunque utili per farsi un'idea. Eccone una scelta fatta pescando un po' a caso sul web.